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CONTRIBUTI PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI AGRIVOLTAICI INNOVATIVI

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  • Agevolazione: contributo a fondo perduto nella misura massima del 40% dei costi ammissibili + tariffa incentivante a valere sulla quota di energia elettrica prodotta e immessa in rete.

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  • Beneficiari: imprenditori agricoli come definiti dall’articolo 2135 del codice civile, in forma individuale o societaria anche cooperativa, società agricole, nonché consorzi costituiti tra due o più imprenditori agricoli e/o società agricole imprenditori agricoli, ivi comprese le cooperative agricole e associazioni temporanee di imprese agricole.

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  • Spese ammissibili: 

a) realizzazione di impianti agrivoltaici avanzati (moduli fotovoltaici, inverter strutture per il montaggio dei moduli, sistemi elettromeccanici di orientamento moduli, componentistica elettrica);
b) fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo;
c) attrezzature per il sistema di monitoraggio previsto dalle Linee Guida CREA-GSE, ivi inclusi l’acquisto o l’acquisizione di programmi informativi funzionali alla gestione dell’impianto;
d) connessione alla rete elettrica nazionale;
e) opere edili strettamente necessarie alla realizzazione dell’intervento;
f) acquisto, trasporto e installazione macchinari, impianti e attrezzature hardware e software, comprese le spese per la loro installazione e messa in esercizio;
g) studi di prefattibilità e spese necessarie per attività preliminari;
h) progettazioni, indagini geologiche e geotecniche il cui onere è a carico del progettista per la definizione progettuale dell’opera;
i) direzioni lavori, sicurezza, assistenza giornaliera e contabilità lavori;
l) collaudi tecnici e/o tecnico-amministrativi, consulenze e/o supporto tecnico-amministrativo.
Le spese di cui alle lettere da g) a l) sono finanziabili in misura non superiore al 10% dell’importo ammesso a finanziamento.

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  • Caratteristiche del sistema agrivoltaico:

1. Superficie minima destinata all’attività agricola. La superficie minima destinata all’attività agricola deve essere pari almeno al 70% della superficie totale del sistema agrivoltaico (Stot);
2. Soluzioni costruttive integrate innovative. L’altezza minima dei moduli dell’impianto agrivoltaico avanzato rispetto al suolo deve consentire la continuità delle attività agricole (o zootecniche) anche sotto ai moduli fotovoltaici e rispetta, in ogni caso, i valori minimi di seguito riportati: 1,3 metri nel caso di attività zootecnica (altezza minima per consentire il passaggio con continuità dei capi di bestiame) e impianti agrivoltaici che prevedono l’installazione di moduli in posizione verticale fissa; 2,1 metri nel caso di attività colturale (altezza minima per consentire l’utilizzo di macchinari funzionali alla coltivazione).
3. Producibilità elettrica minima. La produzione elettrica specifica dell’impianto agrivoltaico avanzato (FVagri) non è inferiore al 60 % della producibilità elettrica di un impianto fotovoltaico di riferimento (FVstandard).
4. Continuità dell’attività agricola e pastorale sul terreno oggetto dell’intervento. Sul terreno oggetto dell’intervento deve essere garantita la continuità dell’attività agricola e pastorale. Il rispetto di tale condizione è verificato con le modalità stabilite dalle linee guida CREA-GSE.​

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